La salute di ciascuno di noi è un bene impalpabile, ma al contempo molto concreto. Alla nascita, salvo complicazioni, la salute è nel suo pieno potenziale, ma non è il caso di sedersi sugli allori. Infatti la salute è una conquista quotidiana e precaria al perseguimento della quale è opportuno che ciascuno di noi si applichi al più presto se vuole garantirsi un futuro lungo e privo di malanni. Ogni contadino accorto vigila sul futuro raccolto, dal quale dipenderà la qualità della vita della propria famiglia, zappando, irrigando, concimando, potando, quindi lavorando sodo e senza tregua. Questa banale metafora può facilmente essere adattata alla salute del nostro cavo orale e dei denti che in esso alloggiano. È universalmente noto, lo dicono le statistiche, lo sostengono le evidenze bibliografiche, lo afferma la pubblicità, che PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE.
Pre-venire significa, lo possiamo leggere sui dizionari, arrivare prima, anticipare; in campo sanitario vuol dire agire prima che il MALE ci colpisca. In ambito odontoiatrico prevenire vuol dire evitare la formazione delle carie, per riuscirci vanno create le condizioni per una ottima igiene orale.
Si tratta di obiettivi che devono essere conseguiti fin da bambini. Nel nostro paese, a dispetto di quanto auspicato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), un bambino di quattro anni su quattro presenta già almeno una carie, percentuale che a dodici anni raddoppia. Le linee guida ministeriali affermano che il livello socio-culturale influenza questa triste statistica; è una questione di conoscenze, di possedere le corrette informazioni allo scopo di mettere in atto comportamenti virtuosi e non autolesionisticamente deleteri fin dalla più tenera età; ancor meglio se prima del concepimento.
La carie è una delle malattie più diffuse e più costose da curare; è evidente che (cito le linee guida ministeriali)” è auspicabile e incalzante la necessità di attuare, nella popolazione pediatrica italiana, idonee misure di prevenzione.” Si tratta di misure che mettano in discussione le abitudini alimentari ed i comportamenti dei bambini e degli adulti che li seguono, intendendo con ciò famiglie e personale scolastico.
A questo scopo si propongono alcuni incontri “culturali” ed educativi che sensibilizzino i bambini su questi aspetti. Tornando alla metafora del contadino: solo agendo sui comportamenti dei bambini potremo ottenere dei cittadini futuri migliori (anche dal punto di vista odontoiatrico e dentale) di quelli delle generazioni che li hanno preceduti.
Dottor Ugo d’Aloja
Medico e Chirurgo
Odontoiatra
Specialista in Odontostomatologia
Specialista in Ortognatodonzia
Riferimenti bibliografici:
- https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2073_allegato.pdf
- Campus G, Cagetti MG, Sale S, Carta G, Lingström P. Cariogram validity in schoolchildren: a two-year follow-up study. Caries Res. 2012a;46(1):16-22
- American Academy of Pediatric Dentistry (AAPD).Guideline on Caries-risk Assessment and Management for Infants, Children, and Adolescents. Pediatr Dent 2011a;33 (6 Reference Manual):1-349
- Nilchian F, Rodd HD, Robinson PG. The success of fissure sealants placed by dentists and dental care professionals. Community Dent Health. 2011;28(1):99-103
- Caufield PW, Li Y, Bromage TG. Hypoplasia-associated severe early childhood caries–a proposed definition. J Dent Res. 2012;91(6):544-50
- Harris R, Gamboa A, Dailey Y, Ashcroft A. One-to-one dietary interventions undertaken in a dental setting to change dietary behavior. Cochrane Database Syst Rev. 2012 Mar 14;3:CD006540. Pub2