Quale 8 Marzo sarà quello di quest’anno? La Festa della Donna non è solo la giornata delle mimose, è la Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, che ricordando l’incendio avvenuto a New York nel 1908 durante il quale morirono decine di operaie rimaste imprigionate in fabbrica dal loro datore di lavoro, sottolinea che per secoli i diritti delle donne sono stati conculcati all’interno delle nostre società patriarcali in cui il modello di predominio sociale maschile ha quasi sempre prevalso.
La rivoluzione dei costumi, avvenuta durante il XX secolo nel mondo occidentale, ha aperto gli occhi ai più su differenze non più sostenibili. La strada verso la completa uguaglianza è ancora lunga; siamo ancora lontani dalla parità di ruolo, gli stipendi delle donne sono tuttora mediamente più bassi rispetto a quelli di un pari grado di sesso maschile e quasi tutte le posizioni di comando sono ancora appannaggio esclusivo o quasi del sesso maschile. C’è chi sostiene che sia giusto così perché così è sempre stato, c’è chi sostiene che sia la differente genetica a volere questo; credo che siano posizioni miopi. Proprio in occasione dell’8 Marzo 2022 la guerra appena scoppiata ci porta a interrogarci se saremmo in questa tragica situazione se ci fossero state delle donne al comando in Russia ed in Ucraina (e perché no, in Usa, in Cina e in Europa, le quali anche se non sono coinvolte direttamente nei combattimenti, lo sono nei fatti a causa degli intrecci causati dalla globalizzazione mondiale).
Nelle vene delle donne circola meno testosterone, l’ormone dell’aggressività, questo le rende meno “muscolari” ma più attente ai “dettagli” di cui è fatto chi sta loro di fronte; millenni di allenamento le aiutano in questa attenzione. Nelle donne l’empatia nei confronti del prossimo, la cui casa potrebbe essere bombardata o i cui famigliari potrebbero morire, è maggiore, è una questione di maggiore sensibilità, non di debolezza. Non si può certo dire che le donne siano meno determinate di un uomo, lo so bene perché ne ho tre in famiglia, conosco bene i rapporti di forza e mi sento di affermare che mediamente le donne posseggono armi di persuasione meno grossolane della semplice forza bruta che molti maschi tirano fuori quando le situazioni si fanno difficili.
Definisco tutto questo SOFTPOWER che contrappongo all’esercizio del ROUGHPOWER violento e dispotico che la guerra sta esibendo con il massimo della propria oscena crudeltà in questi tristi giorni di Marzo 2022 che il rallentare della morsa del Covid19 aveva appena iniziato a riempire di speranze ora amaramente deluse.
L’auspicio è che l’8 Marzo apra le coscienze di tutti sulla follia di questo momento e chissà che un bel giorno, non troppo lontano, qualche donna possa sedere a quell’inconcludente tavolo delle trattative che abbiamo visto in televisione. Finora di donne a quel tavolo non ne ho vista una e sono sicuro che se ci fosse gli esiti di questi incontri sarebbero ben diversi.