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Infodemia e schei de mona


Ugo d'Aloja - 21 Maggio 2021 - 0 commenti

Infodemia è un neologismo che si riferisce alla confusione creata nella mente delle persone dall’eccesso di informazioni,di solito non verificate, su uno specifico argomento.Il problema è che l’infodemia rende difficile orientarsi alle persone; le troppe informazioni acquisite non aiutano a creare una coscienza critica. 

Da più di un anno ormai l’argomento specifico su cuil’infodemia si concentra è a proposito del coronavirus. Facile dire che non se ne può più. Ma da dove arrivano queste informazioni talvolta fuorvianti? Come sanno ormai tutti, le informazioni spesso non controllate arrivano dal Web e soprattutto dai “social networks”. Va premesso che la rete ed i social non sono una cosa negativa in sé, sono solo strumenti. Si tratta di nuovi strumenti – in realtà complessi – che a causa del loro grande uso pervadono in pieno le nostre esistenze.

Ricerca Google

Molti hanno salutato con entusiasmo l’avvento di Internet, che dopo aver ampliato in maniera enorme la possibilità di condividere informazioni e dati da parte di tutti ha creato una base molto più ampia di persone che ne possono disporre. Da quando esiste Internet cerchiamo in rete le informazioni per farci una opinione su molti argomenti medici e questo ha creato il caso del “dottor Google” che provoca l’effetto Dunning-Kruger. Di che si tratta? David Dunning e Justin Kruger sono ricercatori scientifici che molto prima dell’infodemia, descrivono impietosamente “l’illusione della competenza” a cui gli individui poco competenti vanno incontro quando iniziano ad approfondire un argomento.L’effetto Dunning-Kruger è una distorsione cognitiva (quelli davvero bravi lo chiamerebbero “bias cognitivo”) per cui le persone si valutano erroneamente più competenti di quanto siano davvero mentre gli individui davvero competenti di solito si sottostimano. 

 

Non è una cosa nuova: più di duemila anni fa fu riferito il paradosso socratico da Platone secondo il quale: “E’ sapiente solo chi sa di non sapere, non chi si illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza”. Anche la saggezza popolare veneta, in tempi successivi, si è espressa in merito molto prima che Internet fosse stata concepitao: “…el savio sa gnente, el teigente sa poco, el gnorante sa tanto, el mona sa tuto”. Quanta saggezza in queste parole!Ci piacciono così tanto che prima di entrare in una polemica sull’infodemia è sempre bene verificare che i“sinque schei de mona in scarsea”celebrati dalla saggezza popolare li stiamo tenendo ben stretti in mano.

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